Cartagloria
secolo XVIII
Descrizione
Piedini a mensola su cui si allungano volute e pelacette. Teca mistilinea dal bordo ombreggiato. In basso e ai lati, cartelle con piccoli ovali bulinati. Cimosa mistilinea; al centro come motivo di raccordo una decorazione floreale con ovale al centro. Nella teca uno stampato con il brano di vangelo di San Giovanni evangelista.
INITIUM EVANGELII SECUNDUM JOANNEM
In principio erat Verbum, et verbum erat aput Deum, et Deus erat Verbum................
Le cartegloria, sono stampati o manoscritti , relativi a preghiere o a brani di vangelo inseriti in una cornice, spesso particolarmente laboriosa. Disposte sull'altare le cartegloria si differenziano :
Quella centrale (inizialmente l'unica prevista) conteneva solo la preghiera del Gloria, successivamente si aggiunse quella del Canone dell'offertorio.
Quelle laterali (inserite successivamente intorno al XVII secolo) contenevano il testo del Lavabo e la formula della benedizione dell'acqua e il brano di Vangelo secondo Giovanni, (leggibile proprio nella foto di cui alla presente scheda).
Le cartegloria sono entrate a far parte nell'uso comune, intorno al 1500 circa, con la riforma cattolica; San Carlo Borromeo le menziona nel IV sinodo di Milano. Dopo il concilio Vaticano II , con l'orientamento dell'altare verso l'assemblea e l'introduzione dei nuovi testi liturgici, l'uso delle cartegloria è andato via via scomparendo.
Caratteristiche
materiale: | lamina di rame argentato su legno |
dimensioni | cm: 24x20 |
catalogato dalla soprintendenza per i beni artistici | scheda 114 |